Loading...

Bihac e poi si torna alla Safe House di Tuzla

Poche persone in giro, il freddo rallenta la rotta. In Bihac ieri sera incontriamo solo qualche ragazzo respinto giorni fa, l’ennesimo game fallito, l’ennesima inutile fatica.
Questa mattina ci incontriamo con un’associazione che lavora a Bihac , hanno un centro diurno per i migranti in transito ma anche altri progetti sul territorio. Costruire reti , questa la priorità.

Ci spostiamo a Tuzla, ore di viaggio per raggiungere la Safe House dove lasciamo un po’ di vestiti. Ci eravamo stati a novembre e gli avevamo promesso di tornare. Qui serve sempre tutto, la casa e’ riparo e cura e per i transitati che arrivano dalla Serbia e proseguono per l’Europa.

Anche qui troviamo poche persone ma ci accolgono con sorrisi e strette di mano.
Arrivano dal Marocco, dall’Algeria, hanno percorso migliaia di km , sono stati respinti troppe volte,…. ora fa troppo freddo per partire ci dicono, aspetteranno tempi migliori, e poi non hanno un telefono , la polizia glielo ha rotto durante l’ultimo game e ci mostrano uno smartphone ridotto davvero male.

Gli diamo telefoni, power bank, SIM card e forse un po’ di speranza in più .

È tempo di andare è tardi, puntiamo su Sarajevo. Domani andremo al campo per continuare la distribuzione. ❤️

Condividi

Lascia un Commento

To top