A Rijeka l’hub è pieno di ragazzi, moltissimi afgani, qualcuno con ferite causate dalla fuga, dalla stanchezza.
Le braccia, le gambe, il corpo intero scavato dalla scabbia, martoriato dal prurito .
Si distribuisce il pasto preparato in seminario e l’Ivermectina.
Si nutre il corpo e lo si cura.
Dopo il pasto l’acquisto del ticket per il bus che li porterà verso il confine e poi a piedi verso l’Europa .
Si spera solo di non incappare in una pattuglia di polizia , di riuscire a passare la Slovenia, di arrivare a Trieste e poi ..ognuno ha la sua meta , il suo viaggio, il suo destino …ma per ora sono tutti qui ad aspettare un autobus, ad immaginare in sogno.
Nel primo pomeriggio arriva il bus.
Prima salgono i bianchi , i pendolari che hanno finito il lavoro e devono tornare a casa, mentre i migranti hanno tempo, possono aspettare .
È una questione di priorità e di mancanza di bus.
I volontari hanno chiesto più volte una corsa in più ma nulla , tutto resta immobile ….
Certo chi lavora deve tornare a casa … ma suona molto apartheid !!!
Alla fine il bus è pieno, i pendolari sono tutti a bordo ,qualche migrante invece resta a terra , partirà con la corsa successiva …
Si torna alla biglietteria , si cambia il biglietto e si aspetta ancora e ancora ….
Lasciamo Rijeka ed arriviamo a sera in Bosnia . La frontiera è lo stesso luogo inutile ed assurdo ..ci ritroviamo anche noi ad aspettare , più di un ora per pochi metri di strada … Immaginiamo la pazienza che non abbiamo,.
Alla fine tra stupide domande di rito e ricerca di chissà cosa riusciamo a passare malgrado il furgone pieno.
Sotto il nostro hotel una famiglia turca con due bimbi di 6/7 anni e la madre incinta aspettano ….non so cosa esattamente , forse solo la luce del giorno, forse altri migranti, forse il momento giusto per partire …
Restiamo in po’ con loro, diamo i giubbotti ai bimbi e un paio di scarpe, dei calzini al padre . Domani riprenderanno il viaggio , la loro meta è la Germania….qualche parola con i bimbi, qualche stretta di mano e ci lasciamo con un ” ci vediamo in Europa “”… Sorridono … Inshallah… 
Take care dear…. 
