Z. è una donna bosniaca che vive vicino al confine. Dalla sua casa passano spesso i migranti che tentano il game verso la Croazia. Molto spesso vengono respinti ed allora Z. e la sua famiglia raccolgono quei corpi feriti, quelle persone smarrite, deluse, sfinite per offrire un ristoro, un cambio d’abiti, un piatto caldo e la sua casa diventa un luogo dove riposare e riprendere le forze, un punto sicuro dove stare un po’ prima di ripartire, una Safe House.
Tanti sono passati di lì, molti ragazzi e famiglie hanno assaggiato il sapore di quella ospitalità gratuita gentile e disinteressata.
La scorsa settimana Z. ci ha scritto chiedendo aiuto per le persone che ancora transitano davanti alla sua casa . Siamo già stati da lei lo scorso anno e domani Daniele, Marino e Silvano torneranno per portare un furgone di aiuti, per fare la nostra parte in questo mondo parallelo di sostegno ed interesse, dove non c’è posto ne per l’indifferenza ne per il senso di impotenza che di questi tempi sembra paralizzare.
Sostenere chi sostiene, tessere reti, costruire PONTI è fondamentale per scrivere pagine differenti, dove solidarietà e cura non siano solo parole vuote ma azioni concrete .
Oggi abbiamo caricato il furgone.
Domattina presto Mesa Pupular torna in Bosnia….
