Ogni venerdì alle 14 a Maropati, paesino della Piana di Gioia Tauro, c’è la fila davanti alla sede dell’associazione il Cenacolo.
Bartolo Mercuri con i volontari distribuiscono viveri e vestiti per famiglie in difficoltà, in gran parte giovani con tanti bambini piccoli al seguito.
“Mi chiamano papà Africa e papà Italia” scherza Bartolo, ma in quelle parole c’è la risposta a chi ogni giorno urla prima gli italiani. “Prima i poveri, tutti i poveri, per me non c’è primo o secondo, aiuto chi ha bisogno, il cuore dev’essere aperto a tutti. Quello che il Signore ci manda noi distribuiamo, viveri, coperte, vestiti, medicinali, libri scolastici, cartoleria, giocattoli. Tutto sistemato con ordine e con ordine distribuito. La porta è aperta a tutti, in gran parte italiani, ma ci sono anche molti immigrati da anni residenti nella Piana. Povertà certo, ma vedi facce normali, tanta dignità, nessuno spinge, tutti aspettano il loro turno. Sono le nuove drammatiche miserie. Alcuni si vergognano ma vengono lo stesso perché non ce la fanno da soli. Qui non senti rivendicazioni, nessuno se la prende con gli immigrati, e si va avanti fino alle 18 in questa via della povertà e della solidarietà”.
Ci sono con Bartolo molti giovani volontari, volti sorridenti, e anche cinque detenuti che scontano qui la pena con affidamento ai servizi sociali. Nel salone grandi montagne di viveri, quelli del programma aiuti europei, quelli del banco alimentare, quelli raccolti davanti ai centri commerciali.
Domani Bartolo prosegue la distribuzione in giro per le campagne alla ricerca dei tuguri degli “invisibili”.
Ci mostra alcune fotografie di famiglie africane con bimbi piccoli e si commuove. “Stiamo cercando una casa per loro, non possono restare lì in quelle condizioni”.
Il messaggio concreto che mandano Bartolo, papà di tutti, e i tanti volontari del Cenacolo è di essere a fianco di tutti i poveri, immigrati e italiani.
E mentre le istituzioni locali discutono, distinguono, FANNO convegni sulla povertà e targhe di riconoscimento, loro FANNO, concretamente.
Giulio Baroni …... GRAZIE !!!!!