IO GLIELO DIRO’ COSA AVETE FATTO
Di fronte alle allucinanti parole del ministro Piantedosi, un professore di Pordenone e scrittore affermato, Enrico Galiano, ha preso una posizione durissima sul ministro, sui migranti, sul concetto di Umanità.
Esattamente quello che vorrei facesse o dicesse un insegnante della scuola Pubblica.
“Io glielo dirò, domani, cosa avete fatto.
Entrerò in classe e leggerò ai miei studenti le dichiarazioni del ministro che ha detto:
«Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità».
Le leggerò e mi siederò lì ad ascoltare cos’hanno da dire. Hanno dodici anni, i miei studenti. Ed è giusto che sappiano.
Lo vedranno da soli che avete fatto arrestare chi voleva salvare delle persone.
Che avete scritto e detto cose orrende, che avete l’anima sporca di parole che nessuno potrà cancellare.
Glielo dirò che avete costretto in porto le navi che avrebbero potuto salvarli.
Glielo dirò che sono anni che usate la vita delle persone per raccattare quattro voti in più.
Glielo dirò che cosa avete fatto.
Cosa abbiamo fatto, in realtà. Perché siamo tutti responsabili.
Glielo dirò che quelli che c’erano prima non erano così diversi, solo che sapevano nasconderlo meglio.
E mandatemi la Digos, mandate chi volete, toglietemi la cattedra, la classe.
Alla fine è tutto quello che sapete fare: usare la forza con i più deboli. Con quelli davvero forti non ci provate neanche.
Sospendetemi pure: voglio poter dire a mia figlia, quando sarà grande e vedrà cosa stava succedendo in questi giorni, in questi anni, quando mi chiederà dov’ero, voglio l’orgoglio di poterle rispondere, a testa alta dall’altra parte “. Questo giovane insegnante lavora alla scuola media di Pordenone ma più che di un lavoro nel suo caso si può parlare di una vera e propria missione educativa per come aiuta i suoi allievi a rapportarsi col mondo, ad ampliare le loro visioni, in buona sostanza a crescere . La sua coraggiosa presa di posizione che giustamente non ammette scusanti, è una sentita e doverosa condanna più che meritata a chi ancora gestisce il fenomeno dell’immigrazione unicamente come un problema e mai come una potenziale risorsa, un problema di cui sbarazzarsi senza star troppo a soffermarsi sul come ciò avverrà, sbolognando persone private di qualunque diritto o in strutture fatiscenti aventi funzione di carcere in attesa di rimpatrio o consegnandole direttamente agli aguzzini libici che ne faranno carne da macello in un terrificante commercio di esseri umani che è sotto gli occhi di noi tutti, loro che a sentirli “combattono il traffico di esseri umani “. Parole durissime quelle del professor Galiano e giustissime che sicuramente lasceranno un segno in questi ragazzini che un domani avranno tutti gli strumenti necessari per non votare i fascisti riconoscendoli per ciò che sono ; una sola cosa è inesatta : non è vero che il governo degli orrori ha impedito alle navi di soccorrere il ”carico residuale” che poi drammaticamente si è sfracellato sulle coste calabresi, ha infatti dato l’ok ma quando ormai la tragedia si era compiuta più per un pro forma che per un autentico tentativo di salvataggio dato che alla prima difficoltà e al rientro delle motovedette non è stata attivata alcun soccorso alternativo magari via terra. Quindi se possibile pure peggio di un diniego diretto. Quando la scuola apre le porte alla vita i risultati non possono che renderci orgogliosi come di questo bravissimo educatore .
Grazie prof.