Deportazione e botte … Kabul chiama ma Europa rimane indifferente e muta.
Ragazzi respinti e picchiati per aver tentato di entrate in Europa, picchiati per aver osato immaginare una vita dignitosa e sicura lontana da quei talebani che per 20 anni con tutti i paesi occidentali hanno combattuto e che oggi improvvisamente sono diventati Stato.
Se ne sono andati tutti da Kabul e sono rimasti solo gli afgani a fare i conti con i criminali talebani.
Scuole chiuse per donne e bambine , niente lavoro, niente cibo, tornata la piena applicazione della sharia, tornano esecuzioni pubbliche, lapidazioni, fustigazioni, mutilazioni ci raccontano. Impossibile una vita normale, impossibile alcun futuro.
Da qui fuggono i 5 afgani deportati e picchiati ieri dagli sgherri di Frontex, rispediti al mittente a suon di bastonate.
Lasciano sul campo i cellulari ed i Power bank che gli avevamo dato, rubati da “bravi manzoniani” travestiti da polizia e legge.
Tanta amarezza e dolore, ma la loro speranza di arrivare in Francia ed in Germania e troppo grande perché i droni o la polizia o l’odio che li circonda possano fermarli .
Ci riproveranno ancora e ancora subendo ogni angheria e violenza da parte di questa Europa malata e schizofrenica che non riesce a vedere la loro forza e la loro disperazione.