Siamo stati a Vicofaro questo fine settimana, per incontrare una stupenda esperienza di Resistenza e per portare il nostro aiuto concreto oltre tutta la nostra stima e solidarietà.
Tanti giovani qui hanno trovato, grazie a Don Massimo , una casa , un rifugio, un conforto , ascolto, attenzione, gentilezza, amicizia ma anche un aiuto concreto, un medico, un pasto, un tetto, una scuola di italiano.
Ha un prezzo altissimo questa solidarietà, il prezzo dell’isolamento, del disprezzo, dell’odio…

Perché un prete dovrebbe fare il prete per certe persone , dimenticarsi i poveri, gli ultimi, dimenticare che a queste persone viene negato ogni diritto, che nessuno si interessa a loro, che vengono sfruttati, umiliati, impiegati in quel comparto tessile che vende abiti da migliaia di euro ma paga chi li produce 2,5 all’ora.
Si dovrebbe dimenticate le loro storie, le loro vite, le loro speranze , si dovrebbe occupare semmai delle loro anime , limitandosi a tenere in ordine e pulita la chiesa, recitare le preghiere, celebrare la messa …
Invece Don Massimo non si dimentica proprio di nessuno, non abbandona nessuno e non chiude a nessuno la porta di quella chiesa che è diventata esempio di accoglienza vera e che tanto infastidisce i benpensanti cattolici locali , che amano tanto Dio ma poco le Sue creature.
È resistendo e sconvolgendo il sistema che si costruiscono spazi di pace .
Abbiamo sempre visto chiese vuote di uomini e piene di dei , come se i primi non potessero che avvicinarsi ai secondi solo in rari momenti programmati, nei riti, nelle cerimonie .
Ma qui la realtà è differente, qui gli uomini con-vivono con dio, dentro una chiesa che torna ad essere materia e si fa casa. Occupano gli stessi spazi, le notti ed i giorni di un medesimo tempo, nel medesimo affanno.
Insieme esistono, insieme camminano , insieme vengono evitati dalla folla, insieme si fanno reietti, banditi da quel sistema gerarchico che vuole gli uomini e gli dei su piani divisi, differenti, distanti.
È un miracolo inverso, dove la terra di intreccia al cielo nel medesimo cammino.
Non importa la natura del viaggio, per tutti è la ricerca di uno spazio da sentire proprio, un senso da sentire dentro.
Allora scopri che ogni mattone può diventare casa,…. scopri che i limiti e i confini sono solo nelle nostre teste,… scopri che chiunque può abbatterli dando forma ad un modo altro, fatto di accoglienza, ascolto, intreccio , solidarietà, attenzione…..
Grazie Don Biancalani – Vicofaro accoglienza Migranti …..grazie che ci ricordi il vero significato della parola disobbedienza…..
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