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Siamo in Serbia – Novembre 2022

Tutto sfugge , non riesco ad accettare le dinamiche che stanno dentro questo spazi.

Scorrono le storie di uomini, donne e bambini dentro un’ indifferenza spaventosa.

Siamo in Serbia e le strade sono immacolate, quasi innocenti e la vita scorre lenta. Poi, se cerchi un poco e percorri qualche chilometro in più trovi il mondo rovesciato dei campi di “accoglienza” e centinaia di anime in un limbo di terra, sospese, invisibili, lontane, affamate di vita e speranza, business di tassisti e trafficanti.

C’è una lunga scia di uomini donne e bambini che riempiono questi luoghi invivibili, improbabili, inaccettabili.

Tutti dentro lo spazio fatiscente di un campo Serbo come di uno squot o di un capannone bosniaco chiamato hangar ….. che ironia!!! … negli hangar si parcheggiano gli aerei e si sognano viaggi e vacanze e leggerezza.

Invece questo sogno è puzzolente e pesante, fatto di stracci e pieno di scabbia, faticoso e gelido, e questo volo poi, si chiama sempre “game”.

E qui , tra la Serbia e la Bosnia, troviamo gli stessi giovani, afgani, pakistani, iraniani, siriani, e poi bambini e famiglie, come quella incontrata oggi, con una bambina la cui unica colpa è esser nata “altrove”, in un posto che spesso nemmeno sappiamo collocare sulle mappe geografiche.

È solo un altro “carico residuale” , un’altra vita invisibile, voce inascoltata di una storia soltanto sua.

Quanta arroganza questa Europa!!!

La guardo e vedo sul suo viso la tristezza …. ma la tristezza dei bambini è terrificante, immorale, un peccato imperdonabile.

Andiamo al furgone per prendere un astuccio con qualche matita colorata che ci è stato affidato dall’ Italia proprio per i bambini della rotta balcanica. Speriamo possa restituire un po’ di infanzia, illuminare quel viso triste, lo speriamo, lo vorremmo con tutto il cuore. ….”No take photo” …ripete il padre, ed ha ragione da vendere …perché c’è la televisione oggi , dall’Austria, per raccontare.

Qui si viene sempre per raccontare, per portare aiuti, o per raccogliere storie, si prende tutta la loro vita e si lasciano stracci … ma non cambia mai niente .

Tutti alla fine se ne vanno , restano loro, con qualche abito e scarpa in più e tanta amarezza nel cuore , soli.

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